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domenica 29 dicembre 2024

Ultima tappa 2024: Genova

Quest'anno posso reputarmi soddisfatto in tema di viaggi: Spagna, Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia, Finlandia... e ora di nuovo Italia.

Invitato da un amico d'università a Genova, non me lo sono fatto chiedere due volte.

È strano come con certe persone le cose si possano riprendere esattamente da dove si erano interrotte l'ultima volta. Sappiamo bene che l'università è il periodo di maturazione per eccellenza: scopri che il mondo è vastamente più grande della tua piccola provincia novarese, sia in termini di grandezza fisica, sia in termini di culture da scoprire e modi di pensare. Impari il senso della prospettiva e di come vada, per puro istinto di sopravvivenza, ampliato per rimanere al passo con il mondo che gira.

E con Giacomo è sempre stato un po' di tutto questo: discussioni di politica, progetti di viaggi (originariamente in Irlanda in Erasmus dovevamo andarci insieme) e musica, tanta musica. 

Quando Giacomo mi ha detto che avrebbe fatto un concerto di cover di De André non ho saputo resistere e ho prenotato subito il biglietto del treno. Lo stesso motto di questo blog: "Per la sola ragione del viaggio, viaggiare" è tratto da Khorakhanè, una canzone del celebre cantautore genovese. Questo concerto s'ha da vedere.

Molto lodevole anche l'iniziativa di pagare il biglietto del concerto in cibo da spedire nelle zone di guerra in Palestina. 


E tante discussioni fiume fino a notte fonda come ai vecchi tempi, su temi mai banali, fra una battuta di merda, un gioco di parole e una riflessione sulle prossime mosse dei capi del mondo sullo scacchiere geopolitico mondiale.

Particolarità, il soggiorno è stato al Forte Tenaglie. La particolarità di dormire lì, è l'aver fatto a piedi, passo dopo passo, camminando e godendosi il panorama, chilometri ogni giorno dalla città alla collina. A parte una notte in cui abbiamo dovuto correre per prendere l'ultima funicolare. Ho dimostrato a me stesso di avere ancora l'età, per fortuna, per quanto il mio fiatone per la mezz'ora seguente abbia provato a sostenere il contrario.

La natura circostante è avvolgente, si vede il porto di Genova e tutta la città dall'alto. Verde dappertutto.

Spiace quasi di non aver visto il tanto citato caligo, ovvero la nebbia di mare, ma osservando la foto direi che non ci si può comunque lamentare.

La tappa culturale principale del weekend per quanto riguarda le cose che Genova ha da offrire da un punto di vista storico-culturale è stata senza dubbio il Castello De Albertis. Enrico Alberto De Albertis fu un importante navigatore che ripercorse le rotte di Cristoforo Colombo, e non solo. Tanti cimeli e reperti storici da tutte le parti del mondo.






...per poi finire sempre lì, dove il richiamo della musica e della poesia di De André si fa più forte: in Via del Campo.




È bello finire questo 2024 con questo viaggio: l'amicizia, lo stimolo culturale, la poesia, la musica, i viaggi, l'esplorazione. Mi auguro, e vi auguro, altrettanto di tutto questo in questo 2025 ormai alle porte. Che sia per tutti noi un anno rigenerante come questo ultimo viaggio del 2024 è stato per me.

Chamampi sikuri e alla prossima!

sabato 1 giugno 2024

Der WanDANDer über dem Nebelmeer




Les temps sont durs pour les rêveurs, tempi duri per i sognatori, dice un film.

Siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni, dice un famoso drammaturgo.

In direzione ostinata e contraria, dice un famoso cantautore italiano.

E sempre lo stesso cantautore dice: per la stessa ragione del viaggio, viaggiare. Motto anche di questo blog.

Accompagnato dalla Luna, sia in cielo, sia in terra, in quanto così si chiama la mia ragazza, ho visitato le Asturie e quello che mi ha colpito è stata proprio la bellezza della natura.

Quanto diamo per scontato il pianeta in cui viviamo, quanto poco ci rendiamo conto del miracolo di vivere su un piccolo pianeta blu che gira intorno a una enorme palla di fuoco sospesa nel vuoto.

Quanto è eccezionale il fatto stesso che la vita abbia potuto incidentalmente manifestarsi proprio qui. Quanto è eccezionale che un pesce un giorno si sia stancato di nuotare e tipo Forrest Gump abbia detto: "Sono un po' stanchino, credo che andrò a farmi una passeggiata sulla terraferma ora"? Quanto è eccezionale che da quel pesce si siano originate nuove specie, compresa questa buffa creatura che batte le dita su una tastiera riorganizzando i suoi voli pindarici in caratteri da diffondere nell'etere.

La natura può essere crudele, spietata. Al tempo stesso, prima di cercare il paradiso dopo la morte, ricordiamoci di apprezzare il paradiso in vita. Ricordati che devi morire, e ricordati di essere felice.

Qualche assaggio per voi:










VIDEO




Chamampi sikuri y hasta la proxima!

lunedì 8 aprile 2024

Ricordati di santificare le feste

 ...ma di non scendere in Italia per le feste. Ho fatto la partenza intelligente.

Sono tornato in Italia poco prima di pasqua, motivi per i quali l'ho fatto:

- Se vuoi incontrare qualcuno non è occupato
- Se vuoi andare da qualche parte non c'è la ressa
- Se vuoi prenotare il biglietto aereo non devi impegnare un rene e la milza

E devo dire che non rimpiango la mia scelta.

Itinerario realizzato in ordine cronologico:

- Mostra di Picasso al MUDEC di Milano
- Teatro alla Scala: die Entführung aus dem Serail
- Escursione sul lago d'Orta
- Incontro con colleghi e colleghe di lavoro a Bergamo
- Partita allo Stadio Silvio Piola di Novara, derby delle risaie

Partiamo dalla prima, un solo commento possibile: deludente. Dopo essere stato al Museo Reina Sofia di Madrid e aver visto Guernica più altri capolavori a 12 euro, vedere due quadri in croce del maestro a 16 euro in un'oretta è un affronto alla decenza. Sorry, not sorry.

Però tornare a Milano dopo mesi, in compagnia di amici, vale sempre la pena. 

La seconda: die Entführung aus dem Serail. La rappresentazione mi è piaciuta tantissimo. Senza slanci di egocentrismo, nessuna modifica alla storia o ai personaggi. Così come AmaDEUS comanda. Meraviglioso.




Escursione sul lago d'Orta. Mio padre organizza il giro. Malgrado le sue quasi 71 primavere, come si dice da noi al nord, il ragazzo rampega ancora! Ma dopo la salita, sempre bei paesaggi come ricompensa.









Isola San Giulio, Sacro Monte e Madonna del Sasso. I turisti si contano sulle dita di una mano. Le barche per arrivare all'isola semivuote. L'atmosfera sull'isola, già che è un convento, è di pace e tranquillità. 

C'è tutto il tempo per godere della reciproca compagnia e di parlare del più e del meno, fino a commentare quella volta che da bambino implorasti tuo padre affinché ti comprasse l'Emiglio Laser che era proprio il meglio (cit.) facendogli spendere un capitale, imparando dal fatto che in realtà quello stesso Emilio Laser non sapesse fare assolutamente nulla se non rumore, il valore del denaro.

Chissà che fine hai fatto, patetico ammasso di plastica inutile. In realtà, dalla tua inutilità ho imparato due delle mie più grandi lezioni di vita: il marketing ingannevole e il valore dei soldi... quindi grazie Emiglio, sei proprio il meglio.

Sono anche stato a Bergamo, alta e bassa, con tre mie colleghe polacche e due miei colleghi italiani. È stato bellissimo vedersi faccia a faccia dopo essersi visti per tanto tempo dietro uno schermo. Peccato siamo stati a Bergamo proprio il giorno in cui avevano finito la polenta, al ristorante non ce l'avevano, ma buon motivo per tornare!

Inoltre mi dicono che mi difendo bene con il polacco, anche se penso siano troppo buone. <3 

Dulcis in fundo, ma non troppo dulcis, sono stato allo stadio, sempre con mio padre, a vedere Novara - Pro Vercelli. Atmosfera frizzantina!




Non troppo dulcis perché da 2 a 0 ci siamo fatti riprendere al 90esimo. 2 a 2. Però sempre dulcis perché ci vai con tuo padre dopo anni.


Amici, viaggi, paesaggi, musica, arte, ma soprattutto famiglia. Questo viaggio si riassume in "Beato chi ha una mamma e un papà, perché è fortunato e non lo sa!"



Chamampi sikuri! Alla prossima!



sabato 27 gennaio 2024

Tanti auguri, Wolfgang!

Ricordo che da ragazzino vidi il film 'Amadeus', mio padre continuava a dire che fosse un capolavoro. Io lo capivo poco, in quel periodo ero più preso dai Pokemon che dalla musica classica. Il tema del film lo trovavo piuttosto cupo e mi rievocava probabilmente flashback inconsci di quanto fossi terrorizzato dalla musica classica nel film 'Fantasia', soprattutto la parte riguardante 'Una notte sul Monte Calvo'


Sta di fatto che ho accantonato l'opera e la musica classica per decenni ritenendola noiosa.

Finché...

...in Cina il mio primo gruppo di studentelli di italiano me le fece riscoprire. Uno di loro si chiamava Nemorino, un nome alquanto bizzarro! Non fosse altro che Nemorino è il nome del protagonista dell'Elisir d'Amore di Gaetano Donizetti.

Com'è che i cinesi che stanno a 10.000 chilometri dall'Italia vivono di opera lirica e io che ci sono nato ne so poco o niente?

Allora ho ricominciato proprio rispolverando il film Amadeus. Rivederlo in età più matura è stato profondamente diverso.


Per quanto sia opera di finzione, la musica è quella che è: stupenda. Il film ti insegna come ascoltarla, come riconoscerne la grandezza. Mozart da genio diventa mito. Se il genio è terreno, il mito è divino. Quindi laddove si possono trovare tracce del divino nel reale, là avrò interesse ad andare.

E quindi prima si va alla Scala di Milano a vedere il Don Giovanni


La scena del commendatore ha una potenza musicale superiore a qualsiasi brano heavy metal. Arricchita da una storia che ti cattura dall'inizio alla fine.

Tuttavia, non mi ritengo ancora soddisfatto. Devo visitare i posti dove ha vissuto, dove ha suonato, dove ha composto.

Negli ultimi post ho parlato del mio viaggio in Trentino-Alto Adige. Cosa c'è poco più a Nord? 

Esatto: l'Austria. Patria natale di Wolfgang.

Prenotato il biglietto per vedere Die Zauberflöte al Salzburger Festspiele, si prenota anche un bel biglietto del treno da Bolzano a Salisburgo. 

Dall'emozione, quando sono sceso, mi sono dimenticato la valigia con tutti i vestiti sul treno. La mia valigia quindi avrebbe proseguito il suo viaggio verso Vienna. Io rimanevo in scarpe sportive, jeans e felpa a poche ore dall'inizio dello spettacolo. Uno spettacolo dove il dress code ha una sua importanza.

Conscio di non poter correre dietro al treno e senza sapere se rivedrò mai più i miei vestiti per le occasioni speciali, mi dirigo al mio hotel, gestito da suore in un seminario. Gentilissime, mi dicono dove si trova un H&M nelle vicinanze.

Avete presente le commesse e i commessi di H&M? Basta fare un passo verso di loro e ti chiedono come possono aiutarti. Ebbene, a questo giro non ne trovavo uno nemmeno a pagarlo.

Finché, minuti dopo, ne trovo una! Con un tedesco stentato da anni di pratica mancata le spiego l'accaduto. Mi dice che per entrare a teatro è assolutamente necessario che io mi cambi quei quattro stracci che indosso. Camicia blu, scarpe simil-converse, una quarantina di euro e si va di corsa a teatro.

Lo spettacolo è meraviglioso. L'atmosfera unica. La portata storica di questo evento nella mia vita indimenticabile.


Nei giorni successivi vado a vedere un concerto di musica classica (tra i quali Mozart) alla fortezza di Hohensalzburg.


E poi prendo il treno per Vienna, dove visiterò l'Opera, ma anche ascolterò un altro concerto alla Mozarthaus.






Ma siccome il mio viaggio in Austria ha una chiara connotazione musicale, decido anche di andare alla Casa della musica. Lì, ovviamente trovo altre informazioni su Wolfgang, ma non solo. Succede qualcosa di incredibile. Arriva una scolaresca di bambini e le loro maestre, quando a un certo punto una maestra...


"Immaginate che una mamma sia molto arrabbiata con la figlia e le dicesse...." e parte con l'aria della Regina della Notte: Der Hölle Rache kocht in meinem Herzen. Mozart è riuscito a rendere armoniosa pure l'ira. Chapeau a questa maestra per essere riuscita a didattizzare qualcosa di così sublime per un pubblico giovanissimo! Da insegnante avrei voluto abbracciarla.

Non avendo io l'ugola della signora, ma un fedele compagno di viaggi che ormai conoscete bene, il mio siku, ho deciso di rendere anche io tributo a mio modo a questo vero e proprio mito per me: Wolfgang Amadeus Mozart.


Nell'ordine, vedrete le mie esibizioni alla Mozarthaus di Vienna, alla Mozartplatz di Salisburgo, al Mozart Wohnung di Salisburgo e alla Mozart Geburthaus di Salisburgo. Quest'ultima particolarmente emozionante, essendo la casa dove nacque Wolfgang.


Ed è proprio con questa foto, rappresentante la stanza dove nacque, in questa data, il 27 gennaio, giorno della sua nascita che mi piace rendergli il mio umile tributo, ringraziarlo e augurargli: buon compleanno, Wolfgang!

P.s. alla fine al lost&found di Vienna ho ritrovato anche la mia valigia!


P.p.s. A marzo andrò a vedere 'Die Entführung aus dem Serail' alla Scala. Stay tuned! :-)