Mi ricordo un dialogo che ebbi un giorno con un uomo di fede, il quale mi disse: "Se non crederai in dio, allora sarà il diavolo ad avere la meglio su di te".
Al quale risposi glaciale: "Ma se non credo in dio, cosa le fa pensare che io creda nel diavolo?"
Lui rimase a guardarmi qualche secondo, senza sapere cosa rispondere, poi cambiò argomento.
Qualche settimana fa sono andato al Sacro Monte di Varallo con mio padre.
In quell'occasione mi sono posto alcune domande sulla storicità del Cristo che mi sono sorte spontanee. Mi ricordo il libro di religione delle medie che alla prima pagina leggeva: "Gesù Cristo è un personaggio reale, storicamente esistito". Già all'epoca mi chiedevo... ma da dove viene tutta questa sicurezza?
Voglio dire, sì, abbiamo elementi per dire che sia vissuto davvero, ma cosa ci dicono questi elementi?
Non mi ricordo dove sentii questa massima, ma mi è sempre rimasta impressa:
"Se i vangeli certificano l'esistenza di Gesù, allora i fumetti certificano l'esistenza di Superman".
Sì, lo so, dissacrante e blasfema a dir poco, però il tono sacrale di intoccabilità dei dogmi non mi si addice proprio.
Peraltro i vangeli sono stati tutti scritti dopo la morte di Gesù, di decenni. E anche se fossero testimonianze storiche? Cosa può portarci a credervi ciecamente? Voglio dire c'è sicuramente un fattore di tramandamento orale. Tutti sappiamo com'è il telefono senza fili. Gesù parte negando di essere il figlio di dio, dicendo di essere semplicemente un uomo con tante idee per il vivere moderno e finisce per essere caricato esattamente di tutte quelle cose che non ha mai sostenuto di essere, con miracoli al seguito.
Per fare un esempio, dubito che lui fosse biondo, capelli lunghi e occhi azzurri. Stravolgere l'immagine di qualcuno esistito duemila e rotti anni fa non è certo difficile, nel tempo.
Le fonti storiche sono poche, marginali, successive cronologicamente, ma ci può stare in questo caso. L'arrivo di un autoproclamato profeta uscito dal nulla e tacciato di eresia dalle cariche ecclesiastiche ai tempi probabilmente era un evento ricorrente e non c'era comunque la produzione di documenti odierna, così come una preservazione efficace degli stessi. Origini umili, condanna a morte e damnatio memoriae. E problema risolto per il padrone del tempio (del tempo).
È pertanto inutile peccare (lol) di presunzione e costruire castelli di speculazioni. Di base reputandomi io agnostico, dovrei dare il beneficio del dubbio a tutto. Tutto è possibile, non tutto è probabile, magari le alterazioni sono minori e comunque credere è un atto di fede individuale.
Resta il fatto che mi piace pensare di avere un senso religioso della vita, pur non credendo in nessuna religione, come diceva Pasolini, e penso anche di avere una mente attiva che mi porta a farmi certe domande.
Sono argomenti che mi affascinano e che mi colpiscono ancora di più quando si presentano da soli, senza che io sollevi la questione attivamente. Come al Sacro Monte, appunto.
...e proprio come mi è successo dopo la lettura de "Il maestro e Margherita" di Bulgakov! È proprio nel primo capitolo che uno "straniero" si fa beffe di due intellettuali che negano l'esistenza di dio e del demonio. Lui in realtà è il demonio e c'era quel giorno, davanti a Ponzio Pilato.
Che diavoleria è questa? Non posso che immedesimarmi nei due intellettuali, uno dei quali muore proprio quel giorno, come profetizzato dal diavolo. Che sia proprio il maledetto ad avermi letto nel pensiero e sottoposto questa lettura come messaggio intimidatorio?
A parte gli scherzi, il libro è un assoluto capolavoro, da leggere. Persino quel bibliofilo incallito di Barbero si è commosso nel parlarne.
"...Dunque tu chi sei?
"Tutto è reale. Pensateci. Ditemi che Luke Skywalker e Babbo Natale non hanno influenzato le vostre vite più della maggioranza delle persone presenti in questa sala. Voglio dire, che Gesù sia o meno reale, ha avuto un impatto sul mondo molto più grande di chiunque di noi. E lo stesso si può dire per Bugs Bunny, Superman o Harry Potter. Hanno cambiato la mia vita, il mio modo di pensare e di relazionarmi con il mondo. Questo non li rende in qualche modo reali? Sono immaginari, ma sono molto più importanti di chiunque di noi. E rimarranno tali anche molto tempo dopo la nostra morte. Quindi, in qualche modo, sono più reali di noi".