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giovedì 9 giugno 2022

Le tesi so piezz' 'e core

E rieccoci dopo ben 6 mesi di assoluto silenzio: cosa ho fatto nel frattempo? Mi sono arricchito? Ho fatto il giro del mondo? Ho risanato il debito pubblico?


Ma anche no!

Ho finito di dare tutti gli esami e di scrivere la mia tesi magistrale, dopo un lungo periodo di gestazione che nemmanco un figlio.

Mi scuserete, innumerevoli fans, del mio silenzio, ma non ho viaggi da raccontare, o meglio ce li avrei con gli arretrati, e li racconterò a tempo debito.

Allora che scrivi a fare? Beh, per prima cosa per riprendere il ritmo, secondariamente perché non è che si debba sempre fare traversate oceaniche in transatlantico per poter scrivere un post sul blog.

Pertanto segnalo alcune cosucce interessanti che ho scoperto in questi mesi e che spero possano ispirare qualcuno.

1) Il blues.



Da giovincello, il mio idolo (si fa per dire) dei tempi Pino Scotto diceva spesso che tutto viene dal blues, che sia l'antenato del rock. Per pigrizia però non ho mai davvero approfondito il genere, fino a quando mi è stato consigliato il film Cadillac Records.

Da allora metto in loop Muddy Waters, Little Walter, Howlin' Wolf e compagnia cantante (sottile questa). Consiglio vivamente la visione del film, vi si apre un mondo bellissimo.


Il fatto che poi sia un genere relativamente facile da suonare alla chitarra aiuta ancora di più ad avvicinarsi al genere.

2) La serie tv "Marco Polo"


Che vi devo dire, sarà il mal d'Asia, ma i paesaggi e le atmosfere di questa serie mi hanno catturato. La serie ha anche una trama coinvolgente. L'ho vista in quanto consigliatami da un mio caro amico, per venire a sapere in un secondo momento che la serie si sia fermata alla seconda stagione causa interruzione da parte di Netflix. Bring it back!

C'è pure un superlativo Pierfrancesco Favino che parla un inglese impeccabile, io manco sapevo lo parlasse.

Un altro risvolto positivo è quello di avermi introdotto alla musica folk-rock mongola. Anche questi sono viaggi in un certo senso.


3) Amadeus

Se qualcuno di voi, oh miei affezionatissimi lettori, non avesse ancora visto Amadeus, vi suggerisco di farlo al più presto possibile.

Per quanto mi riguarda, adoro questo film ed è difficile scegliere la mia scena preferita, ma fra le mie scene preferite c'è sicuramente quella del Don Giovanni. Il video è uno spoilerone mastodontico, quindi tornate da queste parti solo dopo aver visto il film.


Quando ho saputo che avrebbero dato il Don Giovanni alla Scala di Milano, ho deciso che sarei andato a vederlo. I posti erano già tutti prenotati, ma ne ho fatto la mia missione. Con il ditino su "aggiorna" ho cliccato finché sono apparsi miracolosamente dei posti in piccionaia, in alto, in fondo alla galleria, in limited view. Prenotati subito senza esitazione alcuna. Quasi tutto lo spettacolo in piedi, eppure...

...la meraviglia!


Da lì a passare le giornate riascoltandosi Mozart e rivedendosi spezzoni del film ci è voluto poco. Fino a trovare, su segnalazione di amici appassionati, questo video.


C'è qualche differenza con il film, ma F. Murray Abraham dovrebbe vincere l'Oscar anche per questa interpretazione!

Sperando che questi consigli culturali possano ispirarvi fino al mio prossimo post, vi avviso che quest'ultimo tornerà a riguardare i miei viaggi. Solo un po' di pazienza ancora, non disperate!!!!!!!

Chamampi sikuri! Alla prossima!